venerdì 30 ottobre 2009

la giusta distanza








Il ragazzo camminava senza alzare la testa dal libro, con passo dinamico.
Il Beagle correva qua e là, godendosi la libertà.
Era bello guardarli.
Incuriosita, cerco un proprietario nei dintorni: stanno insieme o è un incontro causale?
Il cane si sofferma su qualche odore interessante, il ragazzo continua il suo percorso e i due si distaccano di parecchio.
È un attimo, il cane si ridesta, alza la testa , si mette a correre e salta la staccionata.
Il ragazzo, senza fermarsi si volta impercettibilmente e controlla se che il cane c’è.
Sono di nuovo insieme. La meta è comune, ma ognuno per conto proprio.
Finalmente un sano rapporto tra padrone e cane, penso. Un equilibrio perfetto, una coppia in armonia.
Anzi no, una giusta distanza.
Finalmente avevo messo a fuoco le mie sensazioni e ora questo pensiero mi impegnava . Né troppo vicino nè troppo lontano: riuscire a scaldarsi senza pungersi, come i due porcospini della storia che gli psicoanalisti talvolta usano per fare luce.
La giusta distanza nei rapporti d’amore. Amore di coppia, amore materno, amore filiale.
Questi pensieri si allargano, ma torno al ragazzo e al cane, e penso che loro sappiano bene di sè separatamente, ma altrettanto intensamente come coppia.
E questa è la grande scommessa: perdersi nell’amore per l’altro, rimanendo sempre se stessi.

martedì 27 ottobre 2009

la Dignità



Roma - piazza Campo dei Fiori - statua di Giordano Bruno

domenica 25 ottobre 2009

buongiorno inverno




Ed è subito sera

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo

lunedì 19 ottobre 2009

sguardo assassino








Quando da bambina sentivo mia madre parlare di uno “sguardo assassino”, fantasticavo scenari apocalittici. Più tardi Rita Hayworth, nei panni di Gilda, mi ha chiarito le idee sulla seduzione, ma lo sguardo che mi ha lanciato la piccola lucertola ha messo d’accordo il prima e il dopo.

lunedì 5 ottobre 2009

la forza della metafora




Il rimprovero

Ho letto
che cos'è una madre riuscita:
"Una madre che sa lasciare andare via il suo bambino
quando è cresciuto"

Allora io bambino sessantenne
dico alle ceneri nel mio studio
"Non sei stata una madre riuscita
ti sei ben guardata dal lasciarmi andare"

Le ceneri restano mute
nell'urna in camera mia
Le ceneri non rispondono
sono incallite
Erich Fried


P.S.
dedicato a mio figlio che oggi è alto un metro e novantacinque centimetri.
aiuto!...sembra facile...

Kahlil Gibran
I vostri figli non sono i vostri figli......

giovedì 1 ottobre 2009