

Ciao bancarelle, pur odiando il natale indugio. Le bancarelle di natale mi rimandano ad un episodio vissuto insieme a mio figlio tanti anni fa, lui aveva forse dieci anni.
Andammo a piazza Navona per comprare e sostituire qualche pastore che si era infortunato. La piazza era gremita e si faceva fatica ad attraversarla. Vicino a noi c’era una coppia tutta abbracciata, forse per la prima volta a Roma. Si apre un varco e ci troviamo avvolti dalle luci e dai colori delle bancarelle. La ragazza, con voce giuliva esclama :” uuuh, che carino! “e il suo compagno impassibile replica: “ma se non si vede un cazzo!”…..guardavano la stessa cosa, ma vedevano cose diverse….
Mio figlio, un po’ perplesso da tanto realistico pensiero, timidamente affermava che lui aveva ragione, io, pur non amando il caos ed il consumismo imperante, simpatizzavo per la ragazza.
Questo episodio è rimasto il metro di paragone, per mio figlio e me, quando parliamo degli uomini e delle donne e della loro diversità.

